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Vivere in Sicilia

Alla scoperta della Sicilia

Articolo 2

Durante questi periodi, l’isola ha attratto romani, Cartaginesi, Vandali, Spagnoli, Bizantini, Francesi, Borboni e anche Inglesi. In molti hanno lasciato il segno del loro passaggio, dai templi e teatri dei Greci di Agrigento, Segesta e altrove, fino ai mosaici romani di Piazza Armerina e alle sublimi cattedrali normanne a Cefalù e Monreale.

In questi giorni, gli acquirenti di proprietà in Sicilia, sono quelli desiderosi di accedere all’ottimo cibo della regione, al clima mite tutto l’anno e al paesaggio idilliaco. In molti vanno alla ricerca di vecchi edifici dell’isola per stabilirsi in casali d’epoca, che competono con quelli toscani. Altri cercano dimore contemporanee più integrate nel mondo esterno, che abbiano riscaldamento a pavimento e collegamento wifi. Entrambi i gruppi hanno opzioni in tutta l’isola.

L’angolo sue-est della Val di Noto è forse il luogo più popolare in questo momento. Qui, città barocche come Ragusa vantano non solo il più basso tasso di criminalità in Sicilia, tanto per sfatare i miti di una influenza mafiosa sull’isola, ma anche il più basso in tutta l’italia. Nonostante i prezzi sono aumentati notevolmente – circa il 40% negli ultimi tre anni al centro città -, acquistare immobili in questa area è ancora un grande affare rispetto al resto d’Italia. Chiunque trovi una proprietà a Ragusa beneficia anche di limiti nella costruzione.

Paesaggio idilliaco

L’Unesco ha classificato il paesaggio idilliaco intorno alle città barocche della Val di Noto come patrimonio mondiale, rendendo quasi impossibile ottenere il permesso di pianificazione per lo sviluppo di nuove costruzioni. “Coloro che acquistano un alloggio in questa area protetta possono essere certi che lavoreranno per ripristinare ciò che resta qui per rispettare l’ambiente, non macchiare il paesaggio”, spiega Giovanna D’Andrea, che è a capo di Sunway, una società immobiliare, che rinnova e vende edifici storici in tutta la provincia.

Gli stranieri che hanno fatto un salto in Sicilia raccontano di amarla sia per la sua naturale bellezza che per il suo fascino storico. Susan Clarke, che è sposata con un italiano, si è trasferita nella zona mistica conosciuta 20 anni fa come Cava d’Ispica. La coppia si vanta di avere un rifugio estivo unico, una casa all’interno di una cava di calcare con una parete di roccia, che si estende lungo la valle tortuosa. La zona risale addirittura al periodo neolitico e le grotte che vi si trovano sono state utilizzate come abitazioni e luoghi di culto dai coloni dell’epoca pre-greca e bizantina. La Clarke descrive la sua moderna casa-grotta come il rifugio perfetto per fuggire dalla intensa calura estiva della sicilia: “È un’oasi magica”.

Donnafugata è un altro piccolo villaggio destinato a crescere; qui, il più grande sviluppatore di campi da golf di lusso della spagna (nh), apre due campi da 18 buche nell’estate del 2006. Si tratta del suo primo progetto fuori dalla Spagna. Una volta completato, il Donnafugata Golf Resort avrà anche una club house e hotel a cinque stelle su circa 400 ettari di terreno. “Il golf club ha davvero intenzione di cambiare la concezione superata della Sicilia per gli investitori internazionali”, dice Orazio Arezzo – proprietario terriero. “La Sicilia, e questa regione in particolare, si sente un po’ come il Chianti di circa 30 anni fa. Fino ad ora abbiamo avuto la fortuna di aver mantenuto questa terra tutta per noi, ma ora il suo destino potrebbe cambiare”.

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